La storia

UNA FORTE UNITÀ DI INTENTI

Composto da 107 agenzie, la rappresentanza degli agenti Assimoco è un gruppo piccolo e molto coeso, che sin dalla nascita è sempre rimasto compatto e unito.

L’atto di nascita è datato 25 febbraio del 1989. In quella giornata, a Firenze, veniva costituito ufficialmente il Gruppo Aziendale Agenti Assimoco (Gaaassim), associazione che oggi riunisce 107 agenzie (delle attuali 110) di Assimoco. A guidarla dal 2017 è il catanese Giuseppe Spampinato. “La denominazione Gaaassim è rimasta sempre la stessa negli anni perché la compagnia non ha subito variazioni nel tempo. Assimoco resta il punto di riferimento per il movimento cooperativo, presso cui ha le proprie radici, e per il terzo settore, ma è aperta anche a tutto il cosiddetto mondo terzo”. La relativamente breve storia della rappresentanza fa sì che alcuni dei fondatori del gruppo siano ancora protagonisti di primissimo piano dell’associazione. È il caso, ad esempio, Giovanni Garro attuale componente del direttivo, presente in giovane età assieme al padre all’atto di costituzione del gruppo. Le agenzie del gruppo hanno un portafoglio medio di circa un milione di euro, e sono presenti maggiormente nel centro-nord Italia. “Non hanno la capillarità tipica di altre compagnie, ma il gruppo agenti è in evoluzione poiché la compagnia prevede di aumentare il numero di agenzie di una decina di unità all’anno per i prossimi tre anni”. Nel gruppo è presente in maggioranza il plurimandato, a fronte di un 40% di agenzie che è monomandataria. Il presidente del Gaaassim precisa che non ci sono grandi diversità di approccio al gruppo agenti tra i mono e i plurimandatari, tutti hanno un rapporto particolare, molto familiare, con il Gaaassim, anche perché è semplice stabilire solide relazioni personali personali, molte delle quali radicate nel tempo”.

DALLE DIFFICOLTÀ ALLA RIPARTENZA

La storia del gruppo ha accompagnato la storia di Assimoco. Prima dell’arrivo dell’attuale dirigenza, la compagnia ha dovuto affrontare non poche difficoltà. “Quel periodo difficile – ricorda Spampinato – si è riverberato nei rapporti tra gruppo agenti e compagnia, che sono stati tesi anche perché le notizie che all’epoca arrivavano dagli azionisti non erano buone. Siamo arrivati addirittura a temere per l’esistenza stessa della compagnia”. Il periodo di cui si parla parte dal 2008, quando il contesto economico è peggiorato per tutti, e “noi – racconta Spampinato – ci ritenevamo piccoli e temevamo di essere spazzati via. Poi con il nuovo management abbiamo iniziato a percorrere una rotta più sostenibile, la nuova compagine dirigenziale ha ripianato le perdite, grazie al sostegno degli azionisti tedeschi, e fatto programmi a lunga scadenza”. Con il nuovo management la compagnia è tornata in utile nel giro di pochi anni, e continua a mantenersi costantemente in utile. “Vorrei sottolineare – osserva – il ruolo importante del gruppo agenti nel suggerire al nuovo management di abbandonare alcune iniziative sbagliate, ad esempio quella di assicurare realtà fuori dalla portata di Assimoco. Abbiamo voluto far capire alla nuova dirigenza, quando si insediò, che i gravi problemi della compagnia non derivavano dagli agenti. Chiaramente anche noi del gruppo agenti ci siamo dovuti adeguare alla nuova realtà. Con la nuova dirigenza abbiamo sempre voluto parlare con franchezza e correttezza. Ne è nato un ottimo rapporto sia con il primo amministratore delegato tedesco Ernst Strackhaar, sia con quello attuale, Martin Beste che ha raccolto il testimone”. Anche con la dirigenza italiana i rapporti, dice Spampinato, sono ottimi. “Abbiamo sempre impostato la nostra relazione sulla massima chiarezza, franchezza e lealtà. Non posso dire di condividere sempre tutto al 100%, ma del resto ciò è normale nelle dinamiche tra due parti che collaborano. Con il direttore generale Ruggero Frecchiami, con il direttore commerciale Guido Gusella, e con l’attuale dirigente tecnica, Silvia Camillo, abbiamo ottimi rapporti personali e solidi rapporti lavorativi. A questo contribuisce il fatto che la dimensione della compagnia ha delle peculiarità tali che anche i contatti con il top management avvengono con meno fatica e con minore formalità”.